martedì 12 luglio 2011

Appello del Forum Immigrazione contro il giro di vite voluto dal governo. "Imprigionano chi fugge dalla povertà"

Roma – 12 luglio 2011 - “L’ultima misura decisa da Maroni è all’immagine di questo governo: arrogante, prepotente e ingiusta. Prolungare i tempi nei Cie passando da 6 mesi a 18 è una vera vergogna oltre ad essere una misura disumana. Per questo motivo abbiamo deciso di coinvolgere attraverso un appello tutti i cittadini nella battaglia che attueremo in Parlamento affinché tale decreto non venga varato”.

Livia Turco, responsabile immigrazione del Partito Democratico, annuncia così l’appello, promosso dal Forum immigrazione e rivolto alla società civile, agli amministratori locali, ai parlamentari, ai politici, a quanti difendono con responsabilità e serietà un Paese che vogliono civile, per dire “no al carcere per gli innocenti”.

“Siamo contrari – si legge nel testo - a che persone innocenti,che scappano dalla povertà alla ricerca di un futuro migliore, siano private della loro libertà e siano trattenute nei centri di identificazione fino a 18 mesi solo perché colpevoli di essere senza documenti e per dover essere identificati. Tale misura è contenuta nel decreto legge del governo Berlusconi,23 giugno 2011 n.89  ora all'esame del Parlamento”.

“Tale misura – continuano i promotori dell’appello - calpesta i valori di proporzionalità, ragionevolezza ed uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione. Per questo, ci opponiamo con tutta la nostra determinazione e chiediamo ai cittadini democratici di questo paese di condividere questa battaglia”.

All’ appello hanno già aderito: Livia Turco; Associazione Articolo 31; Milena Agus; Giancarlo Bosetti; Khalid Chaouki; Ilda Curti; Graziano Delrio;  Vasco Errani; Giuseppe Giulietti ; Gad Lerner; Massimo Livi Bacci; Luigi Manconi; Virginio Merola ; Valerio Onida; Moni Ovadia; Marco Pacciotti; Lapo Pistelli; Giuliano Pisapia; Roberto Reggi; Josè Luis Rhi-Sausi; Igiaba Scego; Mario Scialoja; Marino Sinibaldi; J. Leonard Touadì;
Elisabetta Tripodi; Marta Vincenzi; Roberto Zaccaria; Don Mosè Zerai