giovedì 15 marzo 2012

Intervista dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani)

la parola ai sindaci
Foto del Sindaco della settimana
Elisabetta Tripodi
Sindaco di Rosarno
“La base per una città che funzioni è ascoltare, confrontarsi e puntare sui giovani”.
di Federica Demaria
“Ho deciso di impegnarmi in politica perché ho sentito il dovere civile di fare qualcosa, di dare il mio contributo alla società” racconta Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno che sottolinea: “Sono stata spinta soprattutto da eventi specifici che hanno abbassato il livello e la qualità della città e compromesso la sua immagine lasciando un senso di abbandono e rassegnazione. Mi riferisco allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del consiglio comunale”.
Laurea in giurisprudenza a Pavia, dove ha vissuto per diverso tempo, una carriera da funzionario, docenze e soprattutto una buona conoscenza della macchina amministrativa, Tripodi è la seconda donna sindaco a Rosarno – la prima durò appena sei mesi – una mosca bianca che ha smosso le acque e fatto da apripista ad altre colleghe; a nuovi ruoli di responsabilità.
“Il fatto che mi sia candidata ha permesso che si formasse un maggiore interesse attivo da parte delle donne della città; e, infatti, il consiglio comunale è composta da ben cinque donne su 21”. La prima volta a Rosarno, e ci sarebbero state anche in Giunta se non fosse sopraggiunta l’indisponibilità da parte di alcune a ricoprire un ruolo impegnativo in termini di orari oltre che di obblighi.
“Per questo – spiega il sindaco – nonostante non sia favorevole alle quote rosa che a mio giudizio fanno delle donne una ‘specie protetta’, ritengo che si debba intervenire in qualche modo perché in politica il gap di presenza femminile è ancora troppo elevato. Personalmente, nello svolgimento del mio lavoro cerco di impostare la mia amministrazione all’‘ascolto’, per rispondere alle esigenze di tutti e dando una mano concreta alla quotidianità delle donne madri che lavorano, ad esempio investendo parte delle scarse risorse dell’amministrazione in assistenza scolastica di pre e post scuola e trasporto, come servizio ma anche come possibilità di lavoro. Ascoltare, dialogare, confrontarsi sulle diverse esigenze è conditio sine qua non per lavorare bene e mettere le basi per una città che funzioni”.
Questo è tanto più vero in una realtà del sud come Rosarno dove le condizioni sociali ed economiche sono implicitamente ed esplicitamente condizionate dalla criminalità organizzata.
“Non è un lavoro semplice il nostro. Qui la ’ndrangeta – dice la Tripodi – incide e tutti noi dobbiamo stare attenti ad amministrare per evitare il ripetersi di infiltrazioni mafiose, ad esempio nell’assegnazione degli appalti per le opere pubbliche – un problema che peraltro credo sia ormai di livello nazionale – che poi sono “bloccate” con conseguenti ritardi non solo nella realizzazione delle stesse ma anche nell’economia generale del territorio, innescando un circolo vizioso che porta ad uno stallo da quale non si esce, ragione per la quale molti giovani e non solo sono costretti ad andare via”.
E proprio sulle nuove generazioni punta Tripodi, “per educare al rispetto delle leggi, base dalla quale nasce una società civile”, specifica il sindaco, descrivendo una serie di progetti nelle scuole atti a diffondere la  conoscenza dei fenomeni criminali, “perché solo attraverso la conoscenza dei fatti i ragazzi possono capire il l’importanza della  giustizia e la repulsione verso ogni forma di criminalità”. Dall’altro lato, questo senso civico la porta, in quanto donna, anche ad impegnarsi sulla parità di genere in diversi ambiti, partendo in primis dalla costituzione di una Consulta delle donne in Consiglio comunale alla quale saranno chiamate a partecipare diverse categorie professionali per uno stimolo a condividere problematiche, proporre iniziative a favore del comune e via dicendo. “Questo – conclude – ci serve non solo per dare spazio alle istanze di segno femminile ma più in generale, per registrare e per migliorare il lavoro collettivo e produrre investimenti fattivi sul territorio”.http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=808596&idDett=35223

Intervista Rai due