Il crimine non vuole bene ai propri territori, li
impoverisce, perché crea dipendenza economica diventando datore di
lavoro “legale”, gestendo il commercio e l'impresa.
Non bisogna pensare che sia
un problema di una parte d'Italia, che forse è pure colpevole per
questo.
 E' per me e per tutti i
calabresi onesti, una sofferenza essere assimilati come una regione
di tutti collusi, verificare e scontare il pregiudizio che attraverso l'informazione in tv e nei giornali passa solo questo messaggio. C'è
invece una calabria che resiste, si impegna, produce, affida la sua
speranza alle nuove generazioni, cosciente però che il problema
ndrangheta potrà affievolirsi solo quando sarà risolta la prima emergenza della
mia regione che è il lavoro. C'è un binomio inscindibile tra mancanza
di lavoro, bassa scolarizzazione e diventare affiliati alla
ndrangheta. E finché ci saranno forze fresche, nuovi prestanome,
nuovi fiancheggiatori la battaglia sarà difficile da vincere.
E' per me e per tutti i
calabresi onesti, una sofferenza essere assimilati come una regione
di tutti collusi, verificare e scontare il pregiudizio che attraverso l'informazione in tv e nei giornali passa solo questo messaggio. C'è
invece una calabria che resiste, si impegna, produce, affida la sua
speranza alle nuove generazioni, cosciente però che il problema
ndrangheta potrà affievolirsi solo quando sarà risolta la prima emergenza della
mia regione che è il lavoro. C'è un binomio inscindibile tra mancanza
di lavoro, bassa scolarizzazione e diventare affiliati alla
ndrangheta. E finché ci saranno forze fresche, nuovi prestanome,
nuovi fiancheggiatori la battaglia sarà difficile da vincere.
Per questo ognuno di noi deve
fare la propria parte, chi è chiamato a fare il sindaco, il pubblico
amministratore deve ricordare le parole che Dante scrisse ai
fiorentini: “l'osservanza delle leggi se è libera  non è schiavitù
ma è stessa stessa suprema libertà” ma allo stesso tempo la
società civile, ossia noi tutti insieme, dobbiamo tornare ad essere
partigiani, non combattendo con le armi in pugno, ma respingendo
l'assuefazione, la paura, l'indifferenza, il silenzio, di chi pensa
che la lotta alla mafia, sia solo un compito demandato alla
magistratura e alle forze dell'ordine.
 
