I ragazzi del "Severi" hanno donato 120 giubbotti retroriflettenti ai migranti
«I ragazzi del nostro istituto hanno dato testimonianza di grande sensibilità e concretezza di fronte ad un dramma che sta diventando sempre più inaccettabile», con queste parole gli insegnanti del “Severi” hanno inteso ringraziare i loro discenti, intervenuti in prima persona per alleviare, in qualche modo, le sofferenze patite dai migranti.
L’idea di attuare una raccolta fondi per l’acquisto dei giubbini riflettenti è partita dal prof. Silvio Mantegna in seguito alla morte di Diaby Adnamiy, 34enne proveniente dalla Guinea travolto, lo scorso dicembre, da un’auto pirata mentre percorreva, in bici, la Ss18 in direzione Vibo Valentia.
Ecco quindi che per rendere più sicuri gli spostamenti in bici dei migranti è stata fatta partire questa prima raccolta di fondi, portata avanti dai giovani studenti gioiesi, che hanno dimostrato di voler prender parte ad un processo di cambiamento del quale hanno bisogno sia i ragazzi africani che risiedono nei campi d’accoglienza sia le nuove generazioni di calabresi, stanche dello scaricabarile attuato sistematicamente dalle istituzioni di riferimento.
Francesco Comandè
pubblicato da Inquieto notizie