giovedì 31 gennaio 2013

Giubbotti per i Migranti


I ragazzi del "Severi" hanno donato 120 giubbotti retroriflettenti ai migranti


ROSARNO – La raccolta di fondi organizzata dall’Istituto omnicomprensivo “F. Severi” di Gioia Tauro, per l’acquisto di 120 giubbotti retroriflettenti da consegnare ai migranti della Piana, è andata a buon fine. Nella mattinata di oggi, una delegazione di studenti, accompagnati dal dirigente scolastico Giuseppe Gelardi e dai professori Silvio Mantegna, Bruna Corsaro ed Annamaria Foti,  si è recata presso il campo container di contrada “Testa dell’Acqua”, a Rosarno, per effettuarne la consegna, in presenza del primo cittadino medmeo Elisabetta Tripodi, del comandante dei vigili urbani Raffaele Naso e del vescovo della Diocesi di Oppido/Palmi Mons. Francesco Milito .

«I ragazzi del nostro istituto hanno dato testimonianza di grande sensibilità e concretezza di fronte ad un dramma che sta diventando sempre più inaccettabile», con queste parole gli insegnanti del “Severi” hanno inteso ringraziare i loro discenti, intervenuti in prima persona per alleviare, in qualche modo, le sofferenze patite dai migranti.
L’idea di attuare una raccolta fondi per l’acquisto dei giubbini riflettenti è partita dal prof. Silvio Mantegna in seguito alla morte di Diaby Adnamiy, 34enne proveniente dalla Guinea travolto, lo scorso dicembre, da un’auto pirata mentre percorreva, in bici, la Ss18 in direzione Vibo Valentia.
I giubbini retroriflettenti risultano essere indispensabili per rendere più sicura la mobilità dei migranti che da circa un anno preferiscono muoversi in bici sia per recarsi nelle campagne per la raccolta degli agrumi  sia per giungere nel centro storico della cittadina rosarnese per il disbrigo dei servizi personali e che, specialmente al calare della sera,  diventano un pericolo per se stessi e per gli automobilisti che difficilmente riescono ad avvistarli mentre pedalano (anche contromano).
Ecco quindi che per rendere più sicuri gli spostamenti in bici dei migranti è stata fatta partire questa prima raccolta di fondi, portata avanti dai giovani studenti gioiesi, che hanno dimostrato di voler prender parte ad un processo di cambiamento del quale hanno bisogno sia i ragazzi africani che risiedono nei campi d’accoglienza sia le nuove generazioni di calabresi, stanche dello scaricabarile attuato sistematicamente dalle istituzioni di riferimento.
Francesco Comandè
pubblicato da Inquieto notizie

domenica 20 gennaio 2013

L'anticrimine non può andarsene


Sento il dovere di portare avanti fino in fondo alcune rivendicazioni essenziali. Non solo chiediamo che il nucleo anticrimine rimanga dov'è, ma abbiamo motivo di credere che si debba dare ascolto a tutte le forze politiche della città che hanno chiesto l'elevazione a rango di Compagnia l'attuale tenenza dei carabinieri, e la possibilità di istituire un commissariato di pubblica sicurezza a Rosarno. Grazie alla straordinaria attenzione della magistratura e all'enorme spiegamento di forze dell'ordine, i crimini sono in calo e non si sono verificati fatti di sangue. In un momento in cui gli altri comuni sono alle prese con gravi intimidazioni, segnali forti da parte della criminalità, a Rosarno, grazie al lavoro delle forze dell'ordine, ci sono miglioramenti. Non vorremmo che tutto questo lavoro andasse perduto. Rimaniamo perplessi dal fatto che ci sono fattori economici importanti alla base di questa decisione. L'immobile ha un contratto in scadenza nel 2015. Coinvolgeremo tutti i gruppi consiliari per dare un segnale forte e per chiedere provvedimenti importanti per l'ordine pubblico.

domenica 13 gennaio 2013

La custode della nostra Città


ROSARNO – Non potevano non viversi dei momenti di gioia e commozione, nella mattinata di oggi, nei pressi del tratto di strada che collega la Ss18 alla Ss 281, conosciuto, in passato, come “Bivio della Madonnina” (oggi sostituito da una più funzionale e moderna rotatoria), per l’iniziativa che ha visto la collocazione di una nuova statua della “Madonna nera di Patmos” (protettrice della cittadina medmea) dopo circa 2 anni di attesa, dovuti al danneggiamento, durante i lavori di ammodernamento della zona, della vecchia scultura sacra.
L’intera cittadinanza si è ritrovata in piazza Duomo per la consueta messa domenicale, alla quale è seguita una processione simbolica che, passando per la via Carrara, è giunta al capolinea intorno alle ore 12:00. Qui si è assistito all’inaugurazione ed alla benedizione del nuovo monumento che da oggi veglierà sulla città.
Davanti ad una vasta folla di cittadini ed associazioni, prima che la statua venisse benedetta, il primo cittadino Elisabetta Tripodi ha pensato bene di ringraziare «tutti coloro i quali hanno dato il proprio contributo affinché si giungesse a questa inaugurazione: operai, maestranze, ditte che hanno lavorato al progetto ed un particolare e commosso saluto è andato al geometra Giovanni Zurzolo, direttore dei lavori scomparso nei giorni scorsi e che aveva condiviso con questa amministrazione, fin da subito, la necessità di far tornare la Madonna al proprio posto, trovando il modo di saldare la storia alle esigenze architettoniche odierne».

Un grazie è poi andato al neo assessore Calarco, «vero motore ed artefice della scelta di questa opera d’arte, il quale si è recato a Milano più volte, individuando, congiuntamente agli uffici, l’artista (presente alla cerimonia) che ha eseguito magistralmente questa commissione: il cubano Ruben Dario Medina, in arte “RDario”, che ha dato prova della sua bravura artistica nel migliore dei modi.
Il discorso del sindaco si è poi spostato sulla necessità di riscoprirsi comunità: «ciò che serve alla nostra città – ha chiosato la donna – è uno scatto etico da parte di tutta la cittadinanza, che riesca ad inculcare, tra la gente, un forte senso di appartenenza alla città».
La partecipazione di così tanta gente alla cerimonia d’inaugurazione della nuova “Madonnina”, «per la quale ci siamo battuti dal primo momento del nostro mandato amministrativo», – ha continuato la Tripodi – «è la dimostrazione più concreta di quanto sia necessario il profondo convincimento che l’esercizio della cittadinanza sia una cerniera essenziale per la tenuta della società civile e per il buon governo delle città».
Nel 1950, dopo 15 giorni di grandi festeggiamenti, la prima statuetta in miniatura della “Madonna nera di Patmos”, fu posta in questo bivio (allora chiamato “Morabito”) e da quel momento esso ha rappresentato, per la cittadinanza intera, un simbolo.
Nel corso degli anni, quella statuetta fu sostituita da una più piccola, rimasta a vegliare sul popolo rosarnese fino alla sua ultima rimozione, dovuta ai lavori di ammodernamento dell’area che hanno portato all’abbattimento dell’aiuola ed alla nascita di una rotatoria.
«Nel progetto ereditato– ha concluso l’amministratrice – non era previsto che la Madonna tornasse al suo posto, noi abbiamo provveduto a colmare quella differenza, visto che crediamo che debbano essere proprio quei simboli dell’identità che hanno contraddistinto la nostra storia a guidarci verso un futuro migliore. Dobbiamo si accettare i cambiamenti, infatti la statua non è uguale a quella di un tempo, ma se il mutamento viene apportato guardando alla tradizione, non potremo far altro che guadagnarci. Anche se si tratta di una statua diversa saprà rappresentare ugualmente il simbolo di Rosarno, perché se non c’è passato non ci può essere unione futura».
Francesco Comandè

sabato 12 gennaio 2013

Emergenza Ambientale



L'emergenza rifiuti sta flagellando non solo il territorio comunale ma l'intera Regione Calabria, creando una situazione oramai insostenibile, considerata l'enorme mole di rifiuti che si accumulano lungo le strade cittadine , con gravi ripercussioni sia sulla salute pubblica che sulla salubrità dell'ambiente. A tutt'oggi, nonostante l'aggravarsi della crisi dello smaltimento dei rifiuti, l'Ufficio del Commissario per l'emergenza ambientale, espressione diretta del Governo nazionale, non ha assunto iniziative concrete idonee a fronteggiare la crisi e risolvere definitivamente il problema.
Il Consiglio Comunale di Rosarno prende atto del documento approvato dall'assemblea dei Sindaci della Città degli ulivi, nella data del 29 dicembre 2012, facendo proprie le richieste in esso contenute e proponendo quanto indicato nei punti:
  1. il ritiro dell'ordinanza commissariale che ha disposto l'innalzamento della tariffa di conferimento da 72 a 91 euro a Tonnellata;
  2. il riconoscimento ai comuni di un'indennità di disagio a risarcimento del danno di immagine che ricevono dalla spazzatura sparsa per le strade;
  3. di dare mandato all'ufficio finanziario, supportato dall'ufficio legale dell'ente, di chiedere al Commissario per l'emergenza ambientale il rimborso dell'IVA non dovuta, versata sullo smaltimento in discarica dei rifiuti, tenuto conto delle istanze a suo tempo inoltrate;
  4. di chiedere al governo centrale, per il tramite dell'ANCI regionale e nazionale, una moratoria della TARES, la nuova e più onerosa tassa per i cittadini, laddove esistono lunghi commissariamenti per l'emergenza ambientale come in Calabria;
  5. di chiedere al Governo centrale e al Ministero dell'Ambiente la cessazione dello stato di emergenza e la fine del Commissariamento.

venerdì 11 gennaio 2013

La Madonnina Nera di Patmos


Domenica 13 gennaio 2013, con una simbolica processione che partirà dalla Chiesa del Duomo alle ore 11,45, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione della nuova statua della Madonna di Patmos, protettrice della città di Rosarno, che sarà benedetta alle ore 12,00 presso la rotonda della “Madonnina”.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale esprimono grande soddisfazione per quella che a tutti gli effetti è la restituzione, a Rosarno ed ai rosarnesi, di un simbolo che tanta importanza ha rivestito e riveste per l’intera comunità, un simbolo che per troppo tempo è mancato e che ha rischiato di essere rimosso.

Documento di solidarietà

Il Consiglio Comunale di Rosarno, ancora una volta è costretto a manifestare solidarietà ad un amministratore, l’assessore De Maria, a cui il 13 dicembre 2012 sono state tagliate, per la terza volta, le piante di agrumi in appezzamenti di terreno della sua famiglia. Questo Consiglio Comunale vuole, sopra ogni cosa, ribadire l’impegno unanime a condannare e respingere tutti gli atti vandalici, intimidatori e qualsiasi tentativo di condizionamento nei confronti di chiunque, e in special modo di chi si impegna quotidianamente a gestire la cosa pubblica come fanno tutti gli amministratori non solo di Rosarno ma di tutta la Calabria . Sono ormai troppi gli atti intimidatori ai danni di chi governa,episodi esecrabili , non più tollerabili che tentano di destabilizzare chi con coerenza e con senso di responsabilità tenta di governare i nostri territori , spesso in condizioni difficili. E’ nostro dovere mostrare indignazione e disappunto di fronte ad atti che a diversi livelli tentano di impedire il governo trasparente e impermeabile ad ogni condizionamento delle nostre città. Noi saremo sempre contro chi attenta all’ immagine e alla serenità di Rosarno,riteniamo importante sostenere ,tutelare e incoraggiare chi, amministratori o semplici cittadini, con comportamenti corretti, in modo onesto e coerente non si tira indietro e si batte per diffondere i valori della legalità. Un appello alle forze dell’ordine, che supportano e garantiscono la sicurezza di tutti i cittadini, a continuare con risultati sempre più incisivi a tutelare la nostra comunità ed a garantire il massimo impegno per individuare gli autori di tali gesti. Come già ha dimostrato in altre occasioni , questo Consiglio comunale sa costituire un blocco coeso, al di là degli schieramenti politici, per affermare la condanna, che è forte e senza attenuanti, nei confronti di qualunque gesto intimidatorio.