giovedì 15 gennaio 2015

Replica a Grande Sud

L'Amministrazione Comunale di Rosarno respinge le accuse, rese pubbliche per mezzo della stampa, del Gruppo Grande Sud, formato dai consiglieri Saccomanno, Careri, Borgese, in merito al sequestro, di cui non si conosce se sia stato o meno convalidato dall'A.G., dell'area di cantiere adiacente all'ex cinema Argo e non della discarica abusiva evidenziata nei titoli dei quotidiani locali.
I consiglieri di minoranza, che ben conoscono la storia dell'immobile acquistato da privati (Garruzzo) nel 2004 dall'ex Sindaco Saccomanno già in pessime condizioni e lasciato cadere in rovina negli anni successivi, senza intervenire concretamente per riqualificarlo, non perdono occasione per cercare di impedire la realizzazione di un' importante opera per l'intera città di Rosarno.
Se ai Consiglieri stesse realmente a cuore la salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica, ben avrebbero potuto avere accesso agli atti nella loro qualità e verificare personalmente l'autorizzazione esistente per il deposito del materiale di risulta a firma del Responsabile comunale. Nessuna nota è stata mai inviata al Comune a loro firma, nessuna richiesta di chiarimento.
Quale controllo avrebbe dovuto fare l'Amministrazione, quale interesse avrebbe dovuto tutelare se non realizzare per la cittadinanza un centro per le attività culturali, cinematografiche e teatrali, dopo il costoso acquisto avvenuto in passato.
È, forse, nostra colpa essere riusciti a far finanziare opere dei PISU per 15 milioni di euro, essere stati capaci, in questi quattro anni, di appaltare opere per 30 milioni di euro che daranno una boccata di ossigeno ad un'economia locale in ginocchio.
Se i Responsabili comunali hanno sbagliato nell'autorizzare l'area di cantiere, lo stabilirà il magistrato ma questo, ovviamente, non impedirà ai lavori di continuare.
Utilizzare l'allarmismo, i toni forti, l'insinuazione fine a se stessa, il web, è un  modo per supplire all'assenza di contenuti e di proposte politiche, manifestando solo la necessità di conquistare pagine di giornali, altrimenti precluse.

venerdì 9 gennaio 2015

Richiesta stato di calamità

La Giunta comunale di Rosarno comunica di aver approvato una delibera con la quale si integra la richiesta dello stato di calamità naturale già presentata lo scorso mese di Dicembre 2014.

In particolare, l'Amministrazione comunale, da sempre vicina al mondo degli agricoltori che vivono una crisi oramai cronica, ha chiesto alla Regione Calabria, per il tramite della Provincia, di intervenire per risolvere questa situazione.
Alla oramai sistematica crisi di mercato, quest'anno si sono aggiunte le particolari condizioni meteorologiche, caratterizzate da anomale temperature, raffiche di vento, neve e gelo che hanno comportato un blocco totale delle vendite delle clementine che, a causa del mancato raccolto, si sono appassite sugli alberi con una totale perdita di reddito.
Il duro lavoro di un anno è sfumato e numerosissime famiglie della piana di Rosarno sono sul lastrico.
Al danno la beffa, perché il prodotto che e' rimasto sulle piante deve comunque essere raccolto e smaltito con un ulteriore costo a carico del povero agricoltore.
Occorre pertanto intervenire con la massima urgenza predisponendo misure che debbono essere indirizzare su due livelli:
1.      Interventi economici a sostegno dei mancati redditi;
2.      Apposite misure per la piana di Rosarno, quali nuovi impianti agricoli più consoni alla redditività ed alla vocazione del terreno, incentivi per la costituzione di consorzi di piccoli produttori.