Il crimine non vuole bene ai propri territori, li
impoverisce, perché crea dipendenza economica diventando datore di
lavoro “legale”, gestendo il commercio e l'impresa.
Non bisogna pensare che sia
un problema di una parte d'Italia, che forse è pure colpevole per
questo.

Per questo ognuno di noi deve
fare la propria parte, chi è chiamato a fare il sindaco, il pubblico
amministratore deve ricordare le parole che Dante scrisse ai
fiorentini: “l'osservanza delle leggi se è libera non è schiavitù
ma è stessa stessa suprema libertà” ma allo stesso tempo la
società civile, ossia noi tutti insieme, dobbiamo tornare ad essere
partigiani, non combattendo con le armi in pugno, ma respingendo
l'assuefazione, la paura, l'indifferenza, il silenzio, di chi pensa
che la lotta alla mafia, sia solo un compito demandato alla
magistratura e alle forze dell'ordine.