lunedì 21 maggio 2012

Lavoro, obiettivo primario


Il 16 Maggio abbiamo sottoscritto con la Provincia di Reggio Calabria una Convenzione per l'utilizzo di 25 soggetti appartenenti al bacino dei lavoratori in mobilità in deroga, all'interno delle proprie strutture, per un periodo di sei mesi.
Tali tirocini permetteranno un progetto personalizzato per ciascuno di tali soggetti per un percorso di accompagnamento all'inserimento lavorativo e formativo.
Si può, al contempo, soddisfare l'aspirazione dei lavoratori a sostenere il proprio reddito e potenziare l'Ente in alcune attività amministrative.
In un momento di forte crisi del mercato del lavoro, con lavoratori espulsi e altri a rischio di perdere il posto, la priorità del Comune è stata quella di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per alleviare la situazione di disagio occupazionale.
Il lavoro continua ad essere la vera piaga dei nostri territori e rimane sempre il nostro obiettivo primario.

mercoledì 16 maggio 2012

"Stella d'Italia"


Ha fatto tappa questa mattina a Rosarno ricevuti nel Palazzo Municipale, l'iniziativa “Stella d'Italia”.
Lo scopo è quello di riunire l'Italia percorrendola a piedi. Camminare lungo le strade di Medma alla scoperta di luoghi da raccontare.
E' uno spostamento a piedi che è partito da Messina e da altre zone geografiche del Paese, con percorsi che assumeranno la forma di una stella e che convergeranno su L'Aquila, città che, oltre a trovarsi in una posizione centrale sul territorio nazionale, rappresenta anche il senso della ricostruzione.

Fino al 5 luglio visiteranno molti Comuni grandi e piccoli e cercheranno, in dialogo con associazioni e amministrazioni sensibili al bisogno di rigenerazione del tessuto comunale del Paese. 
da Messina, da Reggio Calabria, da Venezia, da Genova. Un cammino concentrico verso L'Aquila facendola diventare la capitale sentimentale d'Italia. 

martedì 15 maggio 2012

La crisi non ci lascia indifferenti.



Dal Consiglio Comunale del 12.05.2012.

Il Centro destra ha governato dal 2003 lasciando solo macerie. Non è facile uscire dalle macerie, non è facile amministrare in un momento così difficile. Noi non viviamo su Marte, è una crisi economica dilagante, è una crisi di tagli che non ci lascia indifferenti perché porta la gente a non poter pagare i tributi perché non ha più soldi, e noi ce ne accorgiamo. Proprio perchè siamo consapevoli delle ristrettezze economiche abbiamo cominciato a fare una politica tributaria con tagli alle spese del palazzo che sono state notevolmente ridotte.
Ridurre la Tarsu dal 2012 non è stato semplice.
Abbiamo dato un taglio significativo che può sembrare poco ma è tanto nel bilancio delle famiglie. Abbiamo rateizzato i tributi fino a 24 mesi in maniera tale che i cittadini che hanno pendenze con il comune abbiano più tempo a disposizione per mettersi in regola con i pagamenti.
C'è stato sì un disagio politico ma l'attività amministrativa è proseguita senza indugio e con la stessa determinazione.
In questi ultimi periodi l'attività politica principale dell'opposizione è stata etichettarmi con grandi epiteti.
Non ho subito nessun ricatto, non sono stata con le spalle al muro. Ho scelto responsabilmente con giudizio e molta meditazione. 
Noi non abbiamo solo il diritto ma sopratutto il dovere di portare avanti questa amministrazione, dovere che abbiamo assunto fin dall'inizio, non indietreggiando, non facendo come gli struzzi mettendo la testa sotto la sabbia.
Abbiamo affrontato situazioni difficili che molti avevano lasciato nel cassetto a marcire, noi li abbiamo affrontati anche a rischio della nostra incolumità personale.
Su questo vorrei aprire una parentesi.
Negli ultimi mesi non ho replicato sui giornali, non ho replicato perché è stata portata avanti una campagna di stampa con un attacco non politico ma personale. Un attacco che probabilmente, se ad amministrare ci fosse stato un uomo, non sarebbe mai stato effettuato.
Sono state utilizzate delle parole come , donna in carriera, immagine di prima donna, carrierismo, campagna elettorale per il Parlamento, passerelle. Si è addirittura arrivati, con grande risalto di stampa, a fare dei paragoni ed una graduatoria delle scalette delle intimidazioni. Si incitava, quasi, ad una apologia di reato, perché io e la mia famiglia non abbiamo rischiato la vita e quindi non meritiamo la scorta, come se la scorta me la fossi data da sola, e non ci fosse ,invece, un comitato dell'ordine pubblico composto dalle forze di polizia, dal Prefetto e dalla magistratura a decidere.
Io so cosa significa, io e la mia famiglia solo sappiamo cosa significa e quello che stiamo vivendo e quindi non permetterò mai a nessuno di mettere in pericolo la vita dei miei cari.
All'indomani di questi disgraziati articoli qualcuno ha messo fuoco ad un bene confiscato e questa notizia non è stata riportata dai giornali, solo un giornale l'ha pubblicata.
E' stato un incendio doloso e nessuno potrà ironizzare sugli incendi dolosi o fortuiti. Per puro miracolo non sono stati distrutti 150 mila euro di lavori soltanto per una casualità.
Su queste cose non si scherza.
La facile ironia sulle cose che abbiamo realizzato, probabilmente sarà poco, avremmo potuto fare di più, i cittadini ci dovranno giudicare, però le abbiamo fatte con molte fatica, con molte difficoltà, con una pianta organica che, grazia a chi non ha fatto i concorsi in questi anni quando avrebbe potuto, è solo di 59 unità. Oggi c'è il blocco delle assunzioni, avremmo dovuto avere 120 dipendenti e con forze molto ridotte, stiamo portando avanti diverse opere ed anche numerose incompiute perché le diverse amministrazioni che ci hanno preceduti, erano paralizzate dalle numerosissime crisi politiche che si sono succedute.
Voglio ricordare che nelle giunte di centrodestra, in due anni ci sono stati 4 o 5 rimpasti , idem nell'amministrazione precedente.
Noi stiamo rivalutando all'esterno l'immagine di Rosarno e questo è un merito che va ascritto a questa amministrazione e a nessun altra. Tantè che siamo stati scelti come unico comune della provincia di Reggio Calabria per festeggiare l'anniversario della Repubblica, dove confluiranno tutti i Sindaci della Provincia di Reggio Calabria, tutte le forze dell'ordine e tutti i massimi rappresentati istituzionali. Il Prefetto ci ha fatto l'onore di scegliere Rosarno come rappresentante dei 91 comuni della provincia di Reggio Calabria.
Questa maggioranza, di cui mi onoro di farne parte, ha cercato e cerca di mantenere saldo il mandato che ha ricevuto dai Rosarnesi. Il facile dileggio è superato dai fatti e le polemiche politiche lasciano spazio all'azione amministrativa di buon governo.

lunedì 14 maggio 2012

ABBASSATA LA TARSU E PAGAMENTI DILAZIONATI




Città di Rosarno 



 L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE ABBASSA LA TARSU PER IL 2012 


 La Giunta Comunale informa la cittadinanza che con delibera di G.C. n. 53 del 17/04/2012 la TARSU (Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani) è stata ridotta da 2,60 a 2,30 euro a Mq per l’anno 2012 e s’impegna ad abbassare ulteriormente la quota per l’anno 2013, con i risparmi della differenziata. La Giunta ha anche provveduto a lasciare inalterato il costo dei ticket per il servizio mensa nelle scuole e va verso l’adozione di un provvedimento, non meno importante, che è quello di dare la possibilità di rateizzare i pagamenti dei tributi locali fino a 24/36 mesi. Tali scelte, concrete e non propagandistiche, diventano ancora più importanti perché fatte nonostante i forti tagli ai trasferimenti dello Stato al Comune, tagli che hanno superato di molto il milione di euro. La critica politica aggiunge stimolo all'attività amministrativa, ma va fatta e deve essere dura nei fatti e non negli inutili proclami mediatici che rendono la nostra popolazione sempre più vittima di fuorvianti informazioni.



Il Sindaco    
Elisabetta Rosa Tripodi

sabato 28 aprile 2012

A Reggio nell'Emilia per la "Liberazione"


Questi territori hanno dato vita alla resistenza e al movimento partigiano, sono stati protagonisti di tante battaglie per la conquista della libertà e della democrazia, hanno visto scorrere il sangue di molti uomini e donne , per consentire la nascita della Repubblica Italiana. 67 anni dopo, in nome degli stessi ideali di libertà e democrazia, per i quali molti hanno perso la vita, noi abbiamo il dovere morale di diffondere questi valori universali. Oggi il nostro paese, attraversa una forte crisi economica, una disaffezione verso la politica, un'inquietante penetrazione delle mafia nel tessuto produttivo, dalla consapevolezza di questo momento difficile e che il fenomeno mafioso non è più confinato ai territori d'origine ma purtroppo si estende all'Italia intera, deve nascere una nuova “resistenza”.
Una “resistenza” delle coscienze dei cittadini che devono imparare a riconoscere le mafie, la ndrangheta, per poterla respingere e creare gli anticorpi necessari. Occorre parlare, smitizzare l'invincibilità di un fenomeno che prospera grazie agli enormi profitti accumulati con i traffici illeciti. Si dice che la mafia sia liquida perché non si riesce a toccarla, si insinua in mille rivoli, si insinua nella quotidiana economia e nel mondo delle professioni non per migliorarle ma per distruggere la concorrenza, il mercato, avendo come unico obiettivo l'accumulo di ricchezza.
Il crimine non vuole bene ai propri territori, li impoverisce, perché crea dipendenza economica diventando datore di lavoro “legale”, gestendo il commercio e l'impresa.
Non bisogna pensare che sia un problema di una parte d'Italia, che forse è pure colpevole per questo.
E' per me e per tutti i calabresi onesti, una sofferenza essere assimilati come una regione di tutti collusi, verificare e scontare il pregiudizio che attraverso l'informazione in tv e nei giornali passa solo questo messaggio. C'è invece una calabria che resiste, si impegna, produce, affida la sua speranza alle nuove generazioni, cosciente però che il problema ndrangheta potrà affievolirsi solo quando sarà risolta la prima emergenza della mia regione che è il lavoro. C'è un binomio inscindibile tra mancanza di lavoro, bassa scolarizzazione e diventare affiliati alla ndrangheta. E finché ci saranno forze fresche, nuovi prestanome, nuovi fiancheggiatori la battaglia sarà difficile da vincere.
Per questo ognuno di noi deve fare la propria parte, chi è chiamato a fare il sindaco, il pubblico amministratore deve ricordare le parole che Dante scrisse ai fiorentini: “l'osservanza delle leggi se è libera non è schiavitù ma è stessa stessa suprema libertà” ma allo stesso tempo la società civile, ossia noi tutti insieme, dobbiamo tornare ad essere partigiani, non combattendo con le armi in pugno, ma respingendo l'assuefazione, la paura, l'indifferenza, il silenzio, di chi pensa che la lotta alla mafia, sia solo un compito demandato alla magistratura e alle forze dell'ordine.

venerdì 20 aprile 2012

Festa della Liberazione

Sarò presente a Reggio Emilia il 25 aprile ospite del Sindaco Graziano Delrio Presidente Nazionale dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per celebrare il 67° anniversario della liberazione. 

mercoledì 18 aprile 2012

COMMISSIONE RIGASSIFICATORE




CITTA' DI ROSARNO



Provincia di REGGIO CALABRIA

Viale Della Pace, snc – 89025 ROSARNO





L'avvenuta discussione nel corso del Consiglio provinciale del 16 aprile di un ordine del giorno del Capogruppo del Prc Giuseppe Longo sui rischi e sulle eventuali potenzialità economiche che possono derivare dalla realizzazione del Rigassificatore di San Ferdinando, è un fatto importante e da non sottovalutare.
L'attenzione dimostrata dal Consigliere Longo, ci induce a riflettere come popolazione della Piana, sulla necessità di una completa informazione della cittadinanza, sui rischi e sull'impatto ambientale connesso alla costruzione del Megaimpianto.
Apprendo che è stato costituita una commissione formata da un pool di esperti e da cinque Consiglieri provinciali che si occuperanno di valutare i rischi ambientali e sismici connessi all'impianto.
La partecipazione alla commissione dei Sindaci di Rosarno, San Ferdinando e Gioia Tauro, dimostra attenzione verso i territori direttamente interessati all'insediamento del Rigassificatore, che potranno così verificare la validità delle valutazioni tecniche effettuate ad oggi solo dalla società interessata alla costruzione.
E' un fatto molto importante che l'intero consiglio provinciale si sia pronunciato all'unanimità sul punto, perché la preoccupazione per gli effetti negativi sull'ambiente e sulla salute dell'uomo del Rigassificatore, non costituisce sola priorità dei tre comuni interessati ma dell'intera Provincia Reggina.


IL SINDACO
Elisabetta Tripodi

lunedì 16 aprile 2012

Cancellieri: "Faremo il possibile per garantire presidii e servizi"


 ''Se non fosse tornata indietro, sarebbe stata una sconfitta per tutti. E' rimasta. Per questo ringrazio Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace. A nome del governo e di tutto il Paese. Il suo e' un atto di grande coraggio, una lezione preziosa. Per tutti noi deve essere un nuovo inizio. Non ci possono essere appelli o rinvii''.

''Il problema principale in quella terra e' combattere l'omerta', ridare coraggio, non sentire piu' dire 'ho paura'. Fare in modo che la societa' civile sana possa ritrovare l'occasione per alzare la testa. Quindi i giovani e la scuola, chi lavora e chi produce, le forze dell'ordine e la magistratura. Nessuna rivoluzione. Semplicemente lo Stato che fa sentire che c'e'''.

''Perche' purtroppo il problema non e' solo Monasterace. Il problema e' la solitudine di molti, sindaci, amministratori e societa' civile. Penso a Carolina Girasole, sindaco di Isola di Capo Rizzuto; a Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno. E poi gli amministratori di Locri, Roccella, Ardore, Gerace, Caulonia...''.

''La legalita' e' la base di tutto. In Calabria come in altre zone d'Italia, penso soprattutto al casertano dove abbiamo sciolto tre comuni (quelli controllati dai casalesi, ndr), c'e' un vistoso deficit di cultura della legalita'. La richiesta di piu' forze dell'ordine arriva da tutto il paese. Faremo il possibile -assicura il ministro- per garantire presidii e servizi. E' importante che il Csm nomini quanto prima il nuovo procuratore perche' il vuoto lasciato da Pignatone (procuratore a Roma, ndr), deve essere colmato in fretta''.

martedì 3 aprile 2012

IMPORTANTE PATTO DI AMICIZIA CON FIESOLE


Il sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato  insieme a una delegazione composta anche dal Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, dall’Assessore provinciale all’Istruzione Giovanni Di Fede e dalla dirigente scolastica del liceo scientifico fiorentino “L. da Vinci” Donatella Frilli, saranno oggi a Rosarno.
La visita prevede l'incontro con i rappresentanti del circolo Arci presso la casa del popolo “Giuseppe Valarioti”, e per approfondire la conoscenza di coloro che gestiscono la cooperativa “I frutti del sole”. Il gruppo, poi, sempre accompagnato dal Sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, si trasferirà in località Testa dell'acqua, dove è ospitato un campo migranti. La parte più significativa della giornata sarà dedicata alla  firma del Patto di amicizia tra il Comune di Fiesole ed il Comune di Rosarno. Il documento prevede l’avvio di progetti congiunti per il sostegno alla legalità, per il settore turistico, per il sostegno ad una vera cultura della pace. In particolare, i due Comuni lavoreranno insieme per mettere in atto iniziative sociali e partecipative che rafforzino i vincoli di amicizia e per contribuire ad una migliore conoscenza e coscienza delle diverse sfaccettature sociali dell’Italia di oggi. 



venerdì 30 marzo 2012

Solidarieta' al Sindaco Lanzetta

 Esprimo a nome mio personale e di tutta l'Amministrazione che rappresento, fraterna vicinanza a Maria Lanzetta, Sindaco di Monasterace, colpita ancora una volta da atti violenti ed intimidatori. Il susseguirsi di attentati a danno di chi amministra la cosa pubblica ci induce ad esprimere il rituale sdegno, ma al contempo a richiedere uno sforzo maggiore di tutte le istituzioni, partiti e societa' civile perché si ponga fine alla becera attività di chi, cerca di piegare con la sopraffazione e la paura, amministratori onesti e capaci
 Elisabetta Tripodi  
Sindaco di Rosarno

mercoledì 21 marzo 2012

Premio Nazionale "AGENDA ROSSA"


Scritto da Valentina Di Cesare 
Mercoledì 21 Marzo 2012 
C’è un’Italia diversa da quella che ogni giorno riempie le prime pagine dei giornali e parte di quell’Italia   oggi era al Super Cinema di Chieti, alla Cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Agenda Rossa. Neanche una poltrona libera, nessun posto riservato alla retorica, stavolta; del resto sulla legalità troppe volte si è  adagiata e si adagia  la polvere del chiacchiericcio di circostanza, alternato alla coltre pesante degli sfarzosi convegni in pompa magna.
Niente di tutto ciò oggi, ma  solo grandi esempi di impegno concreto nella lotta alla criminalità organizzata.  E’ iniziata con i saluti e la testimonianza di Salvatore Borsellino (nella foto) la giornata conclusiva del Premio Agenda Rossa, evento organizzato dall’Associazione Chieti Resiste e dalla Consulta Provinciale degli Studenti della Provincia di Chieti.
Il fratello del magistrato ucciso il 19 luglio 1992  sulla cui vicenda grava il peso di una verità ancora nascosta, ha raccontato di aver trascorso molti anni senza speranza, nè voglia di  lottare per contrastare il cancro della mafia. Dopo la morte del fratello, e l’occultamento di molte prove sull’attentato, Salvatore non aveva fiducia nel futuro, lasciandosi peraltro trasportare da un doloroso senso di colpa per aver  lasciato la sua Sicilia in gioventù e aver preferito scappare altrove invece di combattere. Ma i giovani, le generazioni future in cui Paolo riponeva le speranze hanno fatto sì che Salvatore tornasse a portarne il testimone anche stamattina. Il ricordo vivo del 19 luglio 1992 non ha tralasciato la memoria dei 5 ragazzi della scorta, vite senza più una vita, nè allora nè ora. “Non si possono proteggere i magistrati con una pistola” ha detto Salvatore Borsellino definendo l’Italia un paese infetto dal peccato originale, che nella “disgraziata Seconda Repubblica fondata sul sangue” ha materializzato l’accordo Stato- mafia senza battere ciglio. E’ rimasto sul palco insieme ai premiati, man mano chiamati a ricevere il riconoscimento.
Primo in ordine il giovane Giuseppe Martera, quattordicenne di Taranto vittima di pesanti episodi di bullismo, Premio Giovane Agenda Rossa. Le sue ”colpe” quelle di essere afflitto da malformazione congenita e quella ancora più infame di voler diventare magistrato, in un’area in cui la maggiore aspirazione per molti ragazzi, è di diventare un boss. Giuseppe è composto nel raccontare alcuni episodi che lo hanno reso vittima e  protagonista, nella sua delusione non c’è acredine ma una grande maturità specie quando afferma che “il grido dei cattivi è molto dannoso, ma mai quanto il silenzio dei buoni”.
Nel terreno fertile dell’imprenditoria la mafia sa di trovare spesso “luoghi ameni” per rimpinguare le tasche e controllare il territorio. Così Valeria Grasso imprenditrice palermitana, si è ribellata ad alcuni esponenti dei clan Lo Piccolo e Madonia che le chiedevano il pizzo e il Premio Agenda Rossa le ha consegnato il riconoscimento all’imprenditoria.  Anche quando stremata e impaurita Valeria decide di vendere la sua palestra i clan non si arrendono, ormai era deciso: avrebbe avuto sempre un prezzo da pagare.  Il coraggio di denunciare insieme alla voglia di non piegarsi a certe regole rendono Valeria ai nostri occhi una donna speciale , ma lei ci tiene a precisare “Non mi sento un eroe, ho fatto solo il mio dovere”.  Valeria e la sua famiglia vivono ogni giorno in costante rischio sotto molti punti di vista, ma l’imprenditrice assicura di non essersi mai pentita, e al contrario afferma che sarebbe stata peggio se solo si fosse piegata  ai meccanismi mafiosi.
Il Premio all’informazione è andato alla giornalista campana Maddalena Natale, un sorriso e una gioia di vivere che hanno il potere di spezzare in un attimo l’umana paura. Marilena scrive per la Gazzetta di Caserta,è  madre di due figli e dal 2011 è vittima di minacce e intimidazioni, con la “colpa” di svolgere il proprio lavoro senza filtri, impugnando una penna che non cede ai  favori dei clan. Marilena ha rifiutato la scorta, nonostante i rischi che ogni giorno corre insieme alla sua famiglia, crede che l’impiego delle forze dell’ordine nella sua terra debba essere usato per scopi più urgenti. “Lo stato siamo noi, le persone per bene” ha detto alla consegna del premio, dimostrando che il coraggio è un’arma che il vero  giornalista non può perdere in nessuna battaglia.   “Non ci possono uccidere tutti” ha concluso, e il suo sorriso non ha lasciato spazio ad altre parole.
Per la sezione  musica il Premio Agenda Rossa ha pensato agli Afterhours la band milanese che all’attualità, alla politica e alla mancanza di punti di riferimento per la società, ha dato spesso risalto nei propri testi. Un messaggio quello degli Afterhours sottile e pungente verso una società in cui anche la critica è moda,  e per questo si svuota del suo vero valore non avendo spesso corresponsione nei fatti. “Non bisognerebbe diventare degli eroi per ottenere un po’ di dignità” ha detto Manuel Agnelli nel ricevere il premio, facendo il verso a se stesso nella bellissima “Riprendere Berlino” quando si chiede “Non sarebbe eroico, non essere degli eroi?”.
A Elisabetta Tripodi, Sindaco di Rosarno è andato il Premio Agenda Rossa alla politica. Il primo cittadino della città calabrese balzata sulle cronache nazionali nel 2008, dopo le manifestazioni di protesta degli immigrati sfruttati dai loro “caporali” e costretti a lavorare in condizioni disumane,  vive da mesi sotto scorta con la colpa di aver denunciato ai carabinieri le intimidazioni ricevute da parte di Rocco Pesce, boss della ‘ndrangheta detenuto dall’81. Ma Elisabetta afferma “Non potevo rimanere alla finestra a guardare la mia città distrutta da tanto dolore”.
All’Associazione Resistenza di Scampia rappresentata da Ciro Corona, è andato il  riconoscimento del Premio Agenda Rossa  per le Associazioni che operano in aree difficili, dove la mafia ha pervaso capillarmente ogni angolo ma dove il coraggio e la verità sono la risposta per un vero cambiamento. Uno sportello anticamorra innanzitutto  che l’Associazione ha aperto per dare spazio a denunce di atti intimidatori, minacce, violenze. La paura è forse l’ostacolo maggiore insieme alla mancanza di prospettiva e spesso i giovani di Scampia non hanno la forza di affrontarle, optando così  per la strada più facile.  L’Associazione Resistenza lavora ogni giorno con loro, per liberare i più piccoli dal giogo forzato a cui sono condannati, accompagnandoli a scuola e mostrando loro un mondo diverso, che esiste e resiste. L’aiuto è rivolto anche ai giovani appartenenti alle famiglie mafiose che con le attività dell’associazione hanno avuto modo di cambiare la propria prospettiva, il proprio sguardo sulla vita.  “Dobbiamo  cambiare l’immaginario comune su Scampia e sulla Campania, perchè in questa terra si coltiva anche il coraggio” ha detto Ciro Corona quando visibilmente emozionato, ha ricevuto il premio.
Il riconoscimento Agenda Rossa d’Oro è andato ex aequo a Giovanni Conso e Pippo Giordano, Magistrato del DDA di Napoli il primo e Ispettore della DIA di Palermo ora in pensione il secondo. Le testimonianze dei due premiati hanno conquistato  la sala del Super Cinema, nel descrivere le azioni che la magistratura e le Direzioni Investigative compiono ogni giorno per combattere la criminalità organizzata.
Nel rischio di non sembrare retorica mi sono dilungata un po’ troppo.
E’ che le parole tradiscono quando si è  spettatori di un evento come quello di stamattina: l’emozione, il desiderio di  sapere, la stima, la consapevolezza  hanno angoli  speciali dove  forse  è meglio non scavare oltre, non sull’onda della commozione. E’ nell’ incontrare queste persone esemplari che da oggi sono ancora più convinta che un  cambiamento c’è, è palpabile, è vivo, ed è un dovere che tutti prima o poi iniziamo a sentirci addosso. E chi osa negarlo commette un doppio errore, nuocendo a chi ha scelto il coraggio  in  passato, e a chi lo ha scelto  nel presente.
Da oggi alla voce “coraggio”  sul vocabolario della mia vita, avrò molto da aggiungere.