giovedì 11 agosto 2011

Comunicato Stampa

Il Sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi si congratula con le forze dell'ordine per la brillante operazione compiuta nei giorni scorsi che ha portato all'arresto del latitante Francesco Pesce. La presenza dello Stato si riafferma nel nostro territorio, rafforzando il senso di sicurezza e ponendo le basi per una rinascita del tessuto sociale che spetta a tutti noi cittadini compiere.

lunedì 8 agosto 2011

Grande soddisfazione per i PISU

C'e' grande soddisfazione per il parere favorevole espresso dal N.I.V. (Nucleo Interno di Valutazione) del Dipartimento della formazione Comunitaria sul Piano Integrato di Sviluppo Urbano della “Città–Porto”, che prevede, per i comuni di Rosarno, Gioia Tauro e San Ferdinando, l’esecuzione di opere pubbliche per un importo di 42.000.000,00 euro.
A breve sarà firmata la convenzione con la Regione Calabria e si potrà procedere alla progettazione esecutiva ed all’appalto dei lavori previsti. Tale traguardo è stato reso possibile dalla collaborazione sinergica dei tre comuni interessati e dei loro uffici tecnici e dalla tenacia e determinazione dell’Amministrazione che fin dal suo insediamento ha identificato nel PISU un obiettivo strategico per lo sviluppo della città di Rosarno e dei paesi vicini.
Questo risultato assume un significato ancora maggiore se si pensa alla crisi dell’area portuale ed alla recente cassa integrazione degli operai di MCT e di tutte le altre realtà economiche che sono in sofferenza, alle quali va la nostra vicinanza e solidarietà, e costituisce una luce di speranza per il futuro. Infatti, solo rafforzando la mobilità e le infrastrutture “da e per” il porto, si potrà far si che il porto non rimanga fine a se stesso, a rischio di involuzione, chiusura, ma si intersechi con il tessuto sociale- economico circostante.
Tra le opere previste, la Cittadella dello Sport, che vedrà la realizzazione di impianti sportivi mancanti in città, quali piscina e campo da tennis, attesi da anni dalla nostra cittadinanza.
Ringrazio della collaborazione le Amministrazioni confinanti di Gioia Tauro e San Ferdinando con le quali si continuerà a lavorare in piena sintonia, gli uffici regionali ed i dipendenti dell’Ufficio Tecnico – Lavori pubblici del comune di Rosarno, che hanno reso possibile questo primo successo.
il SINDACO di ROSARNO
Dott.ssa ELISABETTA TRIPODI

sabato 30 luglio 2011

Botta e risposta tra il Sindaco e l'opposizione

ROSARNO – Le risposte di Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno, in merito alle accuse di “presunta” incompetenza ed incapacità nel gestire i problemi di natura igienico-sanitaria e di ordine pubblico della città, non sono tardate ad arrivare. Aldo Borgese e Giacomo Saccomanno, capigruppo, in consiglio, delle liste civiche (di minoranza) “Patto di solidarietà” e “Città del sole”, hanno bocciato l’operato dei primi sette mesi dell’amministrazione di centrosinistra.
In un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica, all’Asp di Palmi, alla Tenenza dei Carabinieri, al Comando dei vigili Urbani ed al sindaco del comune di Rosarno, hanno chiesto «che vengano eseguite le necessarie e dovute indagini per accertare l’esistenza o meno di responsabilità per la realizzazione di alcune discariche abusive, e comunque di un mancato ed adeguato controllo del territorio, oltre che di provvedimenti adeguati per prevenire lo stato di degrado ambientale e sanitario al fine di tutelare la salute dei cittadini». In merito alla vicenda, nel pomeriggio di ieri, la Tripodi ha indetto una conferenza stampa nella quale ha risposto, punto su punto, alle accuse indirizzatele.
«L’esposto inviato dai due membri del “Patto di Solidarietà” – ha esordito la Tripodi – è il primo che ricevo direttamente come sindaco. Cercano di sollevare problemi (inesistenti) di natura igienico-sanitaria e di ordine pubblico, accusando la sottoscritta di una presunta incompetenza ed incapacità nel gestirli, dipingendo un quadro della situazione che non ha riscontro nella realtà. Parlano di una Rosarno preda di problematiche dovute ad una cattiva gestione della cosa pubblica, lasciando intendere che queste fossero cose inesistenti fino all’insediamento del centrosinistra al palazzo municipale». Nell’ultima lettera si sostiene, inoltre, che la situazione sia diventata pericolosa, «nonostante i sorrisetti dispensati» dal sindaco Tripodi, «io sorrido perché ho la coscienza a posto – spiega l’amministratrice –  sono serena e consapevole del fatto che la mia amministrazione stia lavorando bene. Non mi meraviglierei, comunque, se i miei sorrisi fossero interpretati come sintomo di stoltezza da parte di Borgese e Saccomanno, ed il fatto che  abbiano inserito questo dettaglio all’interno di una denuncia indirizzata alla Procura, la dice lunga sulla misoginia e sul maschilismo imperante che li accompagna fin dalla campagna elettorale».
Venendo ai punti in questione, il primo cittadino ha spiegato che: «per quanto attiene ai locali (poco idonei) in cui è ospitata la Guardia medica, abbiamo chiesto all’Asp di poter usufruire dei locali dell’ex mattatoio, concessi loro, in comodato gratuito, dalla terna commissariale che ha retto il comune fino a gennaio 2011, in alternativa abbiamo auspicato di poter avere il permesso di intervenire, a nostre spese, per il risanamento dei locali dell’Inam, non agibili a causa della mancata manutenzione (durante gli anni) da parte della stessa azienda sanitaria, e siamo ancora in attesa di una loro risposta; il controllo del territorio, in tutte le sue diversificazioni, non deve essere sollecitato né richiesto, (semmai potenziato) in quanto attività preminente della Polizia Municipale e delle altre forze dell’ordine presenti sul territorio, che quotidianamente espletano un controllo assiduo urbano ed extraurbano;  Relativamente alle zone urbane, non risulta la presenza di “fogne a cielo aperto”, né di situazioni di gravità igienico-sanitaria. Nel territorio extraurbano si sta operando in maniera rigida, così come da normativa; Per i rifiuti ingombranti, ricordo che esiste un servizio, assolutamente gratuito, di raccolta a domicilio, sta poi alla cittadinanza la prova di civiltà; Non sono,inoltre, mai giunte lamentele circa il “fetore di idrogeno solforato” per le strade del paese; Infine occorre ricordare che Rosarno risulta essere una delle cittadine più pulite della Piana, in quanto il “servizio di raccolta dei rifiuti solidi” nonostante le difficoltà riscontrate nel nostro circondario negli ultimi mesi, relativamente alla ricezione di rifiuti da parte dei centri di smistamento, è stato effettuato con regolarità, evitando situazioni preoccupanti dal punto di vista igienico-sanitario riscontrate in molto altri comuni».
Francesco Comandè

mercoledì 27 luglio 2011

Risoluzione PD sul porto di Gioia Tauro

Approvato il provvedimento che impegna il governo ad adottare iniziative per la realizzazione di una serie di attivita' rivolte allo sviluppo dell'area portuale di Gioia Tauro. I parlamentari PD riunitosi il 30 giugno scorso nella sala consiliare del comune di San Ferdinando, hanno mantenuto fede agli impegni presi con il Sindaco Elisabetta Tripodi ed i rappresentanti dei sindaci "Città degli Ulivi". Lo Moro(prima firmataria), Migliavacca, Musi, Lagana' Fortugno, Laratta, Minniti, Oliverio, Villecco Calipari, , hanno spiegato di come sia significativo che la risoluzione del PD sia stata votata da tutte le forze politiche. E' importante che il superamento della crisi del porto, passi attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti politici e sindacali del territorio.

giovedì 21 luglio 2011

Batteriosi

Rosarno: Un opuscolo contro il “cancro dei kiwi”

Batteriosi dell'actinidia
ROSARNO (21 luglio 2011) – L’Agenzia regionale per lo sviluppo e per i servizi in agricoltura (Arssa) ha stilato un opuscolo sul cosiddetto “Cancro dei Kiwi” (batteriosi dell’actinidia) da distribuire a tutti gli operatori del settore.
Il documento è stato voluto dall’amministrazione comunale a causa del rapido diffondersi di questa malattia, che sta destando molta preoccupazione tra gli agricoltori delle principali aree coltivate a kiwi.
Nell’area di Rosarno  vi è la maggior concentrazione di produzione, con quasi 2500 ettari coltivati, che garantiscono gran parte del reddito e dell’occupazione odierna, nonché circa il 9% dell’intera superficie coltivata della nostra nazione.
Presente alla conferenza stampa, Rosario De Leo, autore dell’opuscolo, che ci ha tenuto a spiegare che « si tratta di un supporto per i piccoli proprietari terrieri, affinchè essi siano messi in guardia per ciò che attiene il riconoscimento , la prevenzione e la lotta del batterio». Insomma, in attesa di una “task-force” nazionale, coordinata con le Regioni direttamente interessate, le organizzazioni professionali e le più importanti strutture di ricerca (che si occupino del monitoraggio e della mappatura del fenomeno), la sensibilizzazione sembra essere “la prima pietra” verso una presa di coscienza da parte dei piccoli agricoltori, direttamente interessati. Francesco Comande'

martedì 12 luglio 2011

Appello del Forum Immigrazione contro il giro di vite voluto dal governo. "Imprigionano chi fugge dalla povertà"

Roma – 12 luglio 2011 - “L’ultima misura decisa da Maroni è all’immagine di questo governo: arrogante, prepotente e ingiusta. Prolungare i tempi nei Cie passando da 6 mesi a 18 è una vera vergogna oltre ad essere una misura disumana. Per questo motivo abbiamo deciso di coinvolgere attraverso un appello tutti i cittadini nella battaglia che attueremo in Parlamento affinché tale decreto non venga varato”.

Livia Turco, responsabile immigrazione del Partito Democratico, annuncia così l’appello, promosso dal Forum immigrazione e rivolto alla società civile, agli amministratori locali, ai parlamentari, ai politici, a quanti difendono con responsabilità e serietà un Paese che vogliono civile, per dire “no al carcere per gli innocenti”.

“Siamo contrari – si legge nel testo - a che persone innocenti,che scappano dalla povertà alla ricerca di un futuro migliore, siano private della loro libertà e siano trattenute nei centri di identificazione fino a 18 mesi solo perché colpevoli di essere senza documenti e per dover essere identificati. Tale misura è contenuta nel decreto legge del governo Berlusconi,23 giugno 2011 n.89  ora all'esame del Parlamento”.

“Tale misura – continuano i promotori dell’appello - calpesta i valori di proporzionalità, ragionevolezza ed uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione. Per questo, ci opponiamo con tutta la nostra determinazione e chiediamo ai cittadini democratici di questo paese di condividere questa battaglia”.

All’ appello hanno già aderito: Livia Turco; Associazione Articolo 31; Milena Agus; Giancarlo Bosetti; Khalid Chaouki; Ilda Curti; Graziano Delrio;  Vasco Errani; Giuseppe Giulietti ; Gad Lerner; Massimo Livi Bacci; Luigi Manconi; Virginio Merola ; Valerio Onida; Moni Ovadia; Marco Pacciotti; Lapo Pistelli; Giuliano Pisapia; Roberto Reggi; Josè Luis Rhi-Sausi; Igiaba Scego; Mario Scialoja; Marino Sinibaldi; J. Leonard Touadì;
Elisabetta Tripodi; Marta Vincenzi; Roberto Zaccaria; Don Mosè Zerai

martedì 28 giugno 2011

Bonaccini (Pd) lancia la festa nazionale dell'immigrazione: in città arriva Maroni

Cesena, 27 giugno 2011 - "Non c'e' posto per tutti, bisogna essere sinceri. Ma gridare 'al lupo' e poi fare leggi che favoriscono la clandestinita', come la Bossi'-Fini, non e' accettabile. L'equiparazione immigrato-insicurezza non regge". Cosi' Stefano Bonaccini, segretario regionale del Pd, lancia questa mattina a Cesena la festa nazionale Immigrazione che il partito terra' in citta' dal primo al 17 luglio (a Sant'Egidio, nel parco Frutipapalina).
In programma, oltre a decine di eventi e buona cucina, sono previsti appuntamenti con ospiti nazionali. Il 4 luglio, ad esempio, in agenda c'e' una tavola rotonda con il ministro dell'Interno Roberto Maroni, con il presidente del Forum Immigrazione del Pd nazionale Livia Turco e con lo stesso Bonaccini (modera Giuliano Giubilei, giornalista Tg3). Per giovedi' 7 luglio e' fissato l'incontro con il sindaco e la giunta del Comune di Cesena, mentre il giorno dopo ecco Stefano Fassina, responsabile nazionale Economia-Lavoro del Pd. Il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, sono attesi lunedi' 11, mentre gli eurodeputati Debora Serracchiani e Vittorio Prodi arriveranno venerdi' 15 luglio.
Oltre alla festa del Pd si svilupperanno due eventi collaterali. Domenica 3 c'e' la "Giornata della Convivenza, un incontro fra generi, generazioni e culture": dalle 10 alle 19 spazio a pranzo etnico, musica con le percussioni di Malik, esibizione di cricket da parte di una squadra cingalese e flashmob di bandiere (inclusa anche la presentazione e la raccolta firme per la campagna al premio Nobel delle donne africane). Sabato 9 luglio alle 18, invece, andra' in scena una partita di calcio tra amministratori, istituzioni e "nuovi italiani," promossa dall'associazione "Liberi Nantes" e altri.
Al fianco di Bonaccini e del segretario cesenate Daniele Zoffoli, questa mattina, Marco Pacciotti, coordinatore nazionale del forum Immigrazione del Pd, dice che "alla festa racconteremo l'Italia di cui non si parla, di un capitale umano ancora inespresso a causa delle politiche del Governo: la Bossi-Fini e' la piu' grande fabbrica di clandestinita' nel nostro Paese, dove 980 mila giovani sotto i 18 anni, cresciuti qui, non possono godere dei diritti dovuti".  Per Bonaccini, inoltre, "il dibattito sul fatto che la societa' italiana debba essere multiculturale e' surreale, perche' la nostra societa' lo e' gia'". Del resto, aggiunge il segretario regionale del Pd, e' scritto nel Dpef del Governo che "abbiamo bisogno di circa 217 lavoratori immigrati entro il 2015: per quanto riguarda le professioni degli immigrati, tutte le professioni, c'e' comunque un problema legislativo da risolvere a livello nazionale".

lunedì 27 giugno 2011

L’amministrazione di Rosarno esprime solidarietà al sindaco di Monasterace


Il Sindaco Elisabetta Tripodi e la Giunta Comunale esprimono piena e fraterna solidarietà alla dottoressa Maria Carmela LANZETTA, Sindaco di Monasterace per il criminale attentato subito con l’incendio della sua farmacia che ha messo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi familiari.
Le modalità dell’attentato rivelano un disprezzo della vita umana – oltre che delle istituzioni – che ancora una volta manifesta un’immagine truce e criminale della Calabria tesa a sovvertire con la violenza e l’aggressione personale gli artefici del cambiamento e del riscatto dei nostri paesi.
Auspichiamo, quindi, non solo una grande vicinanza e solidarietà da parte di tutta la Calabria alla dottoressa Maria Carmela LANZETTA ed alla città di Monasterace, ma che da parte delle istituzioni preposte sia fatto un grande sforzo per individuare e colpire i criminali attentatori che con la violenza pensano di arrestare i processi di cambiamento che vanno promossi ed assecondati.
Il Sindaco
Elisabetta Tripodi

lunedì 20 giugno 2011

SALVIAMO IL PORTO DI GIOIA TAURO




Al Presidente del Consiglio dei Ministri
On.le Silvio Berlusconi

Al Ministro per lo Sviluppo Economico
On.le Paolo Romani

Al Ministro delle Infrastrutture
On.le Altero Matteoli

Al Ministro del Lavoro
On.le Maurizio Sacconi

Al Governatore della Calabria
On. Giuseppe Scopelliti

Salviamo il porto di Gioia Tauro
Preg.mo Presidente del Consiglio, On.li Ministri, On.le Governatore della Calabria,
dai mezzi di stampa abbiamo appreso in queste ore che il 22 giugno p.v.– presso il Ministero delle Infrastrutture – si aprirà un tavolo tecnico in merito alla gravissima crisi che ha colpito l’attività di transhipment del Porto di Gioia Tauro  e che vedrà la partecipazione dei ministeri interessati e dei rappresentanti del Governo Regionale della Calabria.
Questa notizia, se da un lato rappresenta un concreto segno di interesse per le devastanti problematiche che investono l’area portuale gioiese e tutto il territorio pianigiano, ha innegabilmente lasciato l’amaro in bocca ai rappresentanti istituzionali di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando , per l’ennesima volta esclusi dai tavoli tecnici nei quali verranno adottate scelte cruciali per  tutta la terra di Calabria.
Abbiamo più volte rappresentato – sia alle istituzioni nazionali che a quelle regionali – la necessità che i tre sindaci (Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando) dei territori direttamente investiti dai problemi occupazionali, economici e sociali connessi al porto di Gioia Tauro, fossero chiamati a dare un contributo – anche solo propositivo – in tutti gli incontri istituzionali o con le parti sociali orientati alla ricerca di soluzioni al momento di stasi economica e produttiva che stiamo vivendo.
Tali istanze di partecipazione si rivestono di un simbolismo ancora più significativo a fronte della recente costituzione della “Città del Porto” che - attraverso la coesione sinergica dell’attività istituzionale dei Sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando - nasce come strumento al servizio delle esigenze democratiche dei cittadini e dei lavoratori della Piana di Gioia Tauro.
A tal fine, il 3 giugno u.s. si è tenuta un’adunanza aperta del Consiglio Comunale di Gioia Tauro, che ha visto una grandissima partecipazione di tutte le parti politiche, dei sindacati, dei rappresentanti di tutte le istituzioni, dei lavoratori e che si è concluso con l’adozione di un programma politico coeso e rivolto a rappresentare al governo nazionale quelle esigenze che proprio noi, Sindaci del Porto, prima di ogni altro conosciamo.
Ciononostante, ancora oggi, e ribadisco per l’ennesima volta, ci troviamo esclusi, tagliati fuori dalle scelte che riguardano i nostri cittadini.      
Riteniamo che la costituzione di tavoli separati, di divisioni o esclusioni non risponda alle esigenze  -tante volte manifestate – dei cittadini di Calabria di vedere i propri rappresentanti politici coinvolti direttamente nell’adozione di scelte cruciali per il futuro dei nostri figli.
Non ci sentiamo Sindaci da cerimonia o da parata, che vivono in un mondo astratto e distante dai drammi che investono la nostra terra .
La nostra partecipazione significa impegno e determinazione nel ribadire come i nostri cittadini vivono il dramma della crisi .
Significa insistere con forza sul nostro impegno a non accettare la soluzione di licenziamenti e della mobilità: il mantenimento dei livelli occupazionali è per noi un traguardo irrinunciabile.
E’ un impegno morale che abbiamo assunto con i lavoratori portuali e sul quale non siamo disposti a fare un passo indietro.
E’ un’assunzione di responsabilità alla quale non ci sottrarremo.
Siamo fermamente convinti che i nostri lavoratori non sono alla ricerca di assistenzialismo ma di lavoro e di prospettive di sviluppo reale e veloce.
In tal senso, la risoluzione delle criticità che hanno investito il transhipment del porto di Gioia Tauro  - e questo è un punto sul quale non possiamo e non dobbiamo tacere – è visceralmente connesso all’abbattimento delle tasse di ancoraggio e ormeggio, alla riduzione delle accise, alla previsione di agevolazioni fiscali sugli oneri sociali a carico delle imprese ( anche sul costo del lavoro che, nell’aiutare le aziende, non mortifichino neanche di un centesimo i diritti sacrosanti e costituzionalmente garantiti degli operatori portuali), all’ampliamento della zona franca, alla creazione di un sistema di libera concorrenza nella gestione dell’area portuale.
Solo la realizzazione di una competitività del transhipment garantirà la ripresa del Porto: investire sulla logistica e sul retro porto  avrà senso e futuro solo quando Gioia Tauro batterà sul campo Tangeri, Porto Said e tanti altri porti molto più appetibili per le grandi ditte sul terreno dei costi e della convenienza economica.
Noi sindaci della città del porto sentiamo forte l’esigenza di rispondere a coloro i quali ci hanno investito della responsabilità di amministrare queste terre purtroppo martoriate dalla criminalità organizzata e dalla mancanza di alternative alla criminalità stessa.
Alla nostra terra dobbiamo rispetto, umiltà e tenacia.
Rispetto per tutti i cittadini che vogliono lavorare  e che sperano di potere costruire in questa terra il loro futuro.
Umiltà verso quella che è la nostra terra e per la quale non intendiamo rinunciare anche alla sola  speranza di un futuro che non sia fatto di emigrazione o di malavita.
Tenacia nell’andare avanti nella ricerca di una strada comune – che veda insieme enti locali, regionali e Stato – e che riconosca che   l’attività coesa di tutte le forze politiche  possa rappresentare garanzia di tutela per l’intero territorio regionale e della piana di Gioia Tauro
Auspichiamo che anche a partire dall’incontro del prossimo 22 Giugno sia prevista la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni locali confinanti con il porto.
E’ un segnale di vicinanza che attendiamo ed al quale non possiamo e non vogliamo rinunciare .
I SINDACI
           di Rosarno                       di Gioia Tauro                                  di San Ferdinando
dr.ssa Elisabetta Tripodi             avv. Renato Bellofiore                       avv. Domenico Madafferi



martedì 7 giugno 2011

Sua nota relativa a mancate celebrazioni per la Festa della Repubblica.


Al Consigliere Comunale

Avv. Gianfranco Saccomanno



Al Presidente del Consiglio Comunale

Antonio Bottiglieri



Ai sig.ri Capigruppo del Consiglio Comunale


All’atto del mio insediamento a Sindaco di Rosarno ho deciso ed annunciato pubblicamente che per me la campagna elettorale era finita e non avrei mai fatto polemiche con nessuno, sia per mia natura, poco incline ai protagonismi ed agli esibizionismi di facciata, sia perché consapevole di quanto fosse complicata e difficile l’attività che mi prestavo a svolgere per volontà popolare.
La Sua nota, però, esige una risposta, per rispetto a quei caduti per l’Unità d’Italia, di cui quest’anno si celebra il 150° anniversario e che Lei inopportunamente menziona e per i quali dice di soffrire.. Per gli stessi nutro il massimo rispetto e affetto anche perché a quei caduti sono legata da vincoli familiari,se non altro perché mio nonno è stato insignito della croce d’argento al valore militare come caduto della 2° guerra mondiale
La città di Rosarno in occasione del 17 marzo ha degnamente celebrato, con la dovuta solennità, l’avvenimento, a cui Lei ha partecipato, parzialmente, con l’intervento nel convegno pomeridiano.
Il 2 giugno 2011 la sottoscritta, come consuetudine istituzionale, ha partecipato alle celebrazioni dell’anniversario della Repubblica, presso la prefettura di Reggio Calabria, che hanno visto la partecipazione di tutti i sindaci della provincia.
Non so come faccia ad avere memoria delle ultime 150 feste della Repubblica, che esiste a partire dal 1946 e sono compiaciuta per la sua indignazione, l’indignazione è sintomo di vitalità, spero che s’indigni con altrettanta veemenza per le troppe volte in cui a Rosarno è stata infranta la legalità.


                                             Il Sindaco
                                  Dott.ssa Elisabetta Tripodi