martedì 28 agosto 2012

Nessuna omissione, nessun ritardo, nessun silenzio.



La mia persona e l'amministrazione comunale non possono essere accusate di " silenzio inquietante"  rispetto all'incendio del sei agosto scorso nell'area protetta del parco archeologico di Medma ed assurto a pretesto di un attacco politico gratuito nei modi e nei tempi. 
Come ben sanno il consigliere di Grande Sud Saccomanno e i consiglieri della lista Scopelliti Presidente, tutti presenti quella sera alla seduta del consiglio comunale, durante i lavori,  abbiamo ricevuto la notizia dell'incendio e prontamente allertato vigili del fuoco e i carabinieri della locale tenenza.
Questi ultimi si sono prodigati a spegnere le fiamme  in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco impegnati in altro luogo. L'assessore Fabrizio e' stato presente sul posto ininterrottamente.
Le fiamme sono state spente alle tre di notte.
Nessuna omissione, nessun ritardo, nessun silenzio.
Questo incendio e' l'ennesimo danneggiamento che il patrimonio comunale subisce e segue un altro di minore entità verificatosi alla fine di luglio, in pieno giorno, anche questo segnalato e denunciato. Cosi come sono stati denunciati gli atti vandalici e l'incendio al bene confiscato.
 Non "gridiamo" di essere sotto attacco ma continuiamo questa volta si' in silenzio a svolgere il nostro lavoro.
I consiglieri sanno che le competenze sul Parco sono di tre enti: Sopraintendenza, Provincia e Comune.
Il comune, come ogni anno, dietro l'autorizzazione della Sopraintendenza si occupa dell'ordinaria manutenzione, regolarmente avvenuta.
Nel corso dell'anno ha promosso una serie  di iniziative per il suo utilizzo, attraverso anche Legambiente e le associazioni cittadine. Ha sollecitato la provincia per l'attuazione della gara d'appalto per il Parco Archeologico e la Sovraintendenza per l'acquisto delle vetrinette espositive  del Museo. Purtroppo qualche giorno fa la dott.ssa Bonomi  ci ha comunicato che la gara e' andata deserta perché i prezzi non sono stati considerati remunerativi.
Si e' svolto un incontro con il professore Settis che ha gentilmente offerto la propria disponibilità per il rilancio di una campagna di scavi nell'area, con l'interessamento del Professor Paoletti.
Ma questo non importa ai consiglieri di minoranza Grande Sud e Scopelliti Presidente che guidati dall'avvocato Saccomanno nella duplice veste di Presidente dell'associazione Citta' del Sole e candidato a sindaco sconfitto, diramano, dopo ben venti giorni dall'incendio,  un comunicato che ha il solo scopo di denigrare, usando l'appellativo di sindaco etichettato antimafia e accusando l'amministrazione di ignoranza e di mancanza di legalità. 
Troppo facile replicare da che pulpito viene la predica.
Stiano tranquilli il disprezzo che trasuda dal loro comunicato e' paragonabile solo alla pochezza dei contenuti e dei dati riportati; come al solito si mistificano responsabilità e competenze (Provincia e Soprintendenza).
La cultura, quella vera, e'patrimonio di ciascuno di noi, non servono patenti date in circoli ristretti o autoincensamenti sui giornali, chi non e' colto non lo sarà mai.
Quanto alla legalità, parlano i fatti e non i proclami e la mia Amministrazione ha fatto e continua a fare, senza tirarsi mai indietro.
Spiace che questa attività non sia condivisa da tutti i Consiglieri comunali che "amano Rosarno" a convenienza e che nell'elite culturali frequentate disconoscono i loro natali.

Elisabetta Tripodi
Sindaco di Rosarno

lunedì 2 luglio 2012

esplosione di violenza





Dobbiamo purtroppo registrare gli ennesimi atti intimidatori a danno di amministratori pubblici, da Polistena a Monasterace, da S. Stefano d'Aspromonte a Parghelia, per ricordare solo quelli degli ultimi giorni.
Un'esplosione di violenza che non ha eguali, diretta nei confronti di coloro che si dedicano ad amministrare la cosa pubblica in un momento così difficile per la vita economica dei comuni, che non ritrova paragoni in altre zone del paese.
A tutti i Sindaci, assessori e consiglieri oggetto di intimidazioni, l'Amministrazione comunale di Rosarno esprime la sua solidarietà e vicinanza, invitandoli a continuare la propria attività per l'affermazione dei principi di legalità e democrazia.
Costruiamo un argine contro ogni forma di violenza.


domenica 24 giugno 2012

"La Calabria e' delle donne"

di Mariagrazia Gerina Per capire se questo Paese può avere ancora un futuro, bisogna arrivare fin nel cuore della Locride, in un pomeriggio di giugno, laciarsi alle spalle gli eterni cantieri della Salerno-Reggio Calabria, gli abusi anche quelli non finiti, le brutture, gli abbandoni, arrivare a Gerace, con le sue «cento chiese», il suo borgo, tra i più suggestivi d’Italia. E a ascoltare le storie, le voci, le lotte quotidiane delle donne di Calabria, che si intrecciano sciamando verso Piazza del Tocco, dove, ospiti del sindaco Giuseppe –, si sono date appuntamento per celebrare, sotto la canicola estiva, il loro «Se non ora quando». Al grido: «La Calabria è delle donne». Donne coraggio, donne imprenditrici, come Raffaella Rinaldis che la prossima settimana terrà a battesimo la sua «Fimmina tv», insegnanti, presidi, artigiane, come Tina Macrì che ha recuperato l’uso del telaio per tessere preziosi tessuti antichi, artiste, donne che si sono ribellate alla ‘ndrangheta e alla Calabria come è sempre stata. E poi le sindache. La sindaca di Monasterace Maria Carmela Lanzetta, che si dimise per dire al Paese che non doveva lasciarla sola davanti alle minacce. Le sindache di Rosarno, di Isola Capo Rizzuto, di Decollatura. Quelle che il Paese scopre quando diventano bersaglio della mafia. E che per un attimo diventano simbolo dell’altra Italia, che poi riscompare. Qualcuna arriva in piazza con la scorta. Si sorridono, si cercano, si abbracciano. Mentre cercano il conforto dell’ombra, dal palco Francesca Prestia, cantastorie di questa terra, intona «La ballata di Lea». «Era una ribelle, fin da ragazzina», racconta sua sorella, Francesca, otto anni più grande di lei, che ne aveva appena 35 quando fu trovata e sciolta nell’acido, perché non doveva parlare, non doveva denunciare quello che aveva visto da donna sposata con un uomo di ‘ndrangheta. «Ha sempre avuto più coraggio di me», si schermisce Francesca. «È per i figli», aggiunge poi che le donne come Lea decidono di non sottomettersi. Sua sorella, aveva una figlia, Denise, diciott’anni quando Lea è stata uccisa. Ora la testimone di giustizia è lei. «Non so nemmeno dove sia ora», dice Francesca che di figli ne ha tre. «È pensando ai nostri figli che troviamo il coraggio», ripete Elisabetta Tripodi, la sindaca che eletta all’indomani della «guerra delle arance», ha provato a cambiare il volto di Rosarno. La scorta, mentre sorseggia una limonata, la aspetta qualche passo indietro. La ballata parla di Lea ma lei pensa alle «sue» testimoni di giustizia. A Maria Concetta Cacciola, che aveva trentun anni e tre figli, quando è morta ammazzata dall’acido ingerito. E a Giuseppina Pesce, che porta il nome dell’uomo che dal carcere ha minacciato anche lei, la sindaca che ha osato abbattere la casa abusiva del boss. E pensa anche a lei e alle altre, sindache coraggio. «Le testimo- ni di giustizia rompono il silenzio, noi abbia- mo scelto di fare politica per cambiare que- sta terra: la molla che ci muove è la stessa, la volontà di dare un futuro ai nostri figli». È per quello che hanno iniziato a fare politica, nel Pd e fuori dal Pd, raccontano le sindache di Calabria. Donne che hanno studiato. Biologhe, giuriste, economiste. Che sono andate via dalla Calabria, a studiare all’estero, a lavorare nel Nord Italia. Si sono fatte strada. E poi sono tornate. Le minacce, le hanno messo in conto fin dall’inizio. Ma sono andate avanti lo stesso. Hanno rimesso a posto gli appalti, ristabilito le regole. E ades- so si ritrovano alla testa di un movimento. «È l’onda lunga di “Se non ora quando” – dice compiaciuta Cristina Comencini – che è arrivata fino qui». Mentre con le altre, Valeria Fedeli, Francesca Izzo, si gode lo spettacolo allestito da Anna Carabetta, fondatrice di Snoq Calabria e regista della riscossa di Gerace. «Dobbiamo fare massa critica se davvero vogliamo cambiare le cose in que- sto paese», ripetono tra loro e dal palco. «Io credo molto in questa rete di donne: anche se non sono mai stata femminista, sono sempre stata al fianco delle donne e quando ho bisogno ho a fianco le donne», ringrazia la sindaca di Monasterace, Maria Carmela Lanzetta, da due mesi sotto scorta, mentre racconta ancora una volta la sua battaglia con le lavoratrici delle serre che stanno lottando per riprendersi il lavoro. È su battaglie come quella che le sindache calabresi, dai loro avamposti, stanno sperimentando la loro politica al femminile. Concreta, testarda, fatta di appalti per la raccolta dei rifiuti, rifondati con nuove regole. «Quello che avevo trovato costava 16mila euro al mese, ho assunto 12 lavoratori socialmente utili e ora ne spendiamo 8mila», racconta con orgoglio Anna Maria Cardamone, sindaca di Decollatura. Una donna che si è fatta da sé. «Il coraggio è anche non accettare un caffé al bar, o fare l’appalto per il cimitero», è il suo motto. Alle spalle studi all’estero sulla pianificazione dell’economia ambientale, il lavoro per la legge sulla imprenditoria femminile. E una famiglia di agricoltori che a tredici anni le avrebbe voluto far lasciare la scuola. Nella testa, la convinzione di essere all’inizio di una «nuova stagione politica». Ne è convinta anche Filomena Fotia, consigliera di Marco Rossi Doria per i progetti contro la dispersione scolastica, calabrese anche lei. «Fuggita via» ragazza e tornata inesorabilmente ora ad occuparsi della sua terra. Dei bambini che non frequentano più la scuola, delle ragazze che dietro ai banchi possono imparare a interrompere la trasmissione di disvalori. Una buona parte dei progetti finanziati con i fondi europei per impulso del ministro Barca stanno nascendo in questi mesi durante i suoi viaggi in Calabria. A Rosarno, dove vorrebbe sperimentare un progetto per le ragazze-madri che abbandonano precocemente la scuola. A Lamezia, a Crotone. Il sogno: la ballata di Lea e delle altre in tutte le scuole della Calabria. l’Unità 24.06.12

mercoledì 20 giugno 2012

comunicato su atti delinquenziali


CITTÁ DI ROSARNO
- Provincia di REGGIO CALABRIA -

= Viale Della Pace, snc – 89025 ROSARNO =

' 0966 7101 -7 0966 780042
P. IVA 00725430805 = C.F. 82001350808




Appresa la notizia dell'ennesima rapina perpetrata ai danni di una attività commerciale, esprimo a nome mio e dell'amministrazione comunale la vicinanza al farmacista ed agli altri commercianti colpiti dagli atti delinquenziali. Un crescendo di attività criminose che ci preoccupa in un momento di particolare crisi economica. Non è più sufficiente la “solidarietà” per chi ha subito furti, rapine o intimidazioni ma è necessario ed urgente creare un consapevole “muro” civile e culturale teso ad arginare fatti criminali che continuano a ripetersi. Nonostante i continui sforzi profusi dalle forze dell'ordine, chiediamo di intervenire con la solita determinazione ed efficacia affinché questi atti non debbano ripetersi.

                                     
                                      Il Sindaco
                                                                                             
                                        Elisabetta Tripodi

mercoledì 30 maggio 2012

PREMIO MARISA BELLISARIO


ASSEGNATE LE MELE D’ORO DELLA XXIV EDIZIONE DEL PREMIO MARISA BELLISARIO

Roma, 30 Maggio 2012 - Assegnate le Mele d'Oro della XXIV Edizione del Premio Marisa Bellisario, “Donne: l’Italia che vogliamo”, in calendario il 1 Giugno alle ore 15 al Teatro delle Vittorie di Roma e in onda su Raidue il 6 Giugno.
“‘L’Italia che vogliamo’ – dichiara Lella Golfo – è quella delle nostre Mele d’Oro. È la Nazione dell’eccellenza femminile che riesce a esprimersi e mette il proprio mattone della grande casa che è questo Paese: un edificio che resiste ai terremoti, coeso e solidale, meritocratico e responsabile. ‘L’Italia che vogliamo’ è quella dei talenti femminili che hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo, magari sono tornate da Paesi dove avevano grandi opportunità, hanno scelto d’investire sulle loro idee e progetti, e hanno vinto. Le premiate di questa nostra XXIV Edizione sono le migliori testimonial dell’Italia che vogliamo e insieme lavoreremo affinché quest’Italia delle opportunità e dell’ottimismo diventi realtà”.
A decretare le vincitrici, una Commissione plenaria presieduta da Lella Golfo, Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, e composta da autorevoli esponenti del mondo economico, istituzionale, culturale.
Mele D’Oro 2012 sono state attribuite, per la sezione Premio Internazionale a Ségolène Royal; per la categoria Istituzioni al Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, al Rettore Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Maria Chiara Carrozza e al Sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi; per la sezione Imprenditrici a Catia Bastioli, Amministratore Delegato Novamont, Mariella Enoc, Vice Presidente Fondazione Cariplo e Olga Urbani, Amministratore Delegato Urbani Tartufi; per la categoria Manager, a Costanza Esclapon, Direttore Relazioni Esterne Alitalia, Giorgina Gallo, Presidente e Amministratore Delegato L’Oreal Italia e Marina Migliorato, Responsabile CSR e Relazioni con gli stakeholder Enel.
Il Premio Internazionale è stato assegnato a Ségolène Royal, e gli altri Premi Speciali a Eleonora Abbagnato, Prima ballerina Opéra di Parigi, Carla Braccialini, Presidente Onorario Braccialini e a tre Medaglie d’Oro che ci rappresentano alle Olimpiadi di Londra come Elisa Casanova, Capitano Nazionale Pallanuoto, Eleonora Lo Bianco, Capitano Nazionale Pallavolo e la campionessa olimpionica di judo Giulia Quintavalle. Come da tradizione il Germoglio D’Oro, attribuito dal gruppo giovani della Fondazione Marisa Bellisario è stato attribuito a Maria Cristina Ferradini, Head of Sustainability and Foundation Vodafone per il progetto contro lo stalking Vodafone Angel. Mela d’Oro anche per tre neolaureate in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, per quest’edizione selezionate in collaborazione con Enel tra 58 profili individuati da diciotto Atenei italiani.
Targhe speciali sono state inoltre assegnate a 17 giovani donne che hanno portato al successo con determinazione e coraggio un’idea imprenditoriale innovativa o nel Made in Italy, rischiando e investendo sulle proprie idee, a manager e professioniste che hanno raggiunto traguardi ambiziosi, sfidando ostacoli e pregiudizi e affermandosi in “roccaforti maschili” e a giovani talenti in “controesodo” che dopo un’esperienza di lavoro all’estero hanno scelto di costruire in Italia il loro futuro”.
La cerimonia di consegna delle Mele D’Oro sarà trasmessa su Raidue il 6 giugno in seconda serata. Come ogni anno, con l’adesione della Presidenza della Repubblica, un’ulteriore garanzia dell’altissimo profilo del Premio Bellisario è la costituzione di un Comitato D’Onore composto dalla Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, On. Lella Golfo, Roger Abravanel, Marina Berlusconi, Paolo Bertoluzzo, Diana Bracco, Antonio Catricalà, Nicola Ciniero, Fulvio Conti, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Sergio Dompé, Paolo Garimberti, Patrizia Grieco, Lorenza Lei, Emma Marcegaglia, Paolo Mieli, Mauro Moretti, Giuseppe Mussari, Roberto Napoletano, Massimo Sarmi, Paolo Scaroni, Anna Maria Tarantola, Massimo Tononi, Donatella Treu e Umberto Veronesi









XXIV EDIZIONE PREMIO MARISA BELLISARIO
DONNE: L’ITALIA CHE VOGLIAMO”
LE PROTAGONISTE 2012

LE IMPRENDITRICI
Catia Bastioli, Amministratore Delegato Novamont
Olga Urbani, Amministratore Delegato Urbani Tartufi
Mariella Enoc, Vice Presidente Fondazione Cariplo

LE MANAGER
Costanza Esclapon, Direttore Relazioni Esterne Alitalia
Marina Migliorato, Responsabile CSR e Relazioni con gli stakeholder Enel
Giorgina Gallo, Amministratore Delegato L’Oreal Italia

LE DONNE DELLE ISTITUZIONI
Annamaria Cancellieri, Ministro dell’Interno
Maria Chiara Carrozza, Rettore Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Elisabetta Tripodi, Sindaco di Rosarno

LAUREATE IN INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO
Martina Cagliostro, Politecnico di Torino
Raffaella Maestro, Università degli Studi di Napoli Federico II
Elisa Piazzalunga, Università degli Studi di Ferrara

PREMI SPECIALI
PER LA CARRIERA
Carla Braccialini, Presidente Onorario Braccialini

PER L’ARTE
Eleonora Abbagnato, Prima ballerina Opéra di Parigi

PER LO SPORT
Elisa Casanova, Capitano Nazionale Pallanuoto
Eleonora Lo Bianco, Capitano Nazionale Pallavolo
Giulia Quintavalle, Campionessa Olimpica Judo

GERMOGLIO D’ORO
Maria Cristina Ferradini
Head of Sustainability and Foundation Vodafone


martedì 29 maggio 2012

Emergenza terremoto



Massima solidarietà per le province di BolognaModenaFerrara e Mantova
 Un piccolo segnale di fratellanza nei confronti di una grande Regione come l'Emilia Romagna che merita il nostro aiuto e la nostra vicinanza. Tocca anche a noi  intervenire concretamente a favore di questa gente, a partire dal nostro piccolo per imparare a diventare parte attiva di una  società senza latitudini.

IT02 N031 2702 4100 0000 000 1 494, presso UNIPOL BANCA

Intestato
EMERGENZA TERREMOTO EMILIA-ROMAGNA -Partito Democratico Emilia-Romagna
Causale “Emergenza terremoto


I fondi raccolti saranno messi integralmente a disposizione delle istituzioni locali maggiormente colpite dal sisma. 

lunedì 21 maggio 2012

Lavoro, obiettivo primario


Il 16 Maggio abbiamo sottoscritto con la Provincia di Reggio Calabria una Convenzione per l'utilizzo di 25 soggetti appartenenti al bacino dei lavoratori in mobilità in deroga, all'interno delle proprie strutture, per un periodo di sei mesi.
Tali tirocini permetteranno un progetto personalizzato per ciascuno di tali soggetti per un percorso di accompagnamento all'inserimento lavorativo e formativo.
Si può, al contempo, soddisfare l'aspirazione dei lavoratori a sostenere il proprio reddito e potenziare l'Ente in alcune attività amministrative.
In un momento di forte crisi del mercato del lavoro, con lavoratori espulsi e altri a rischio di perdere il posto, la priorità del Comune è stata quella di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per alleviare la situazione di disagio occupazionale.
Il lavoro continua ad essere la vera piaga dei nostri territori e rimane sempre il nostro obiettivo primario.

mercoledì 16 maggio 2012

"Stella d'Italia"


Ha fatto tappa questa mattina a Rosarno ricevuti nel Palazzo Municipale, l'iniziativa “Stella d'Italia”.
Lo scopo è quello di riunire l'Italia percorrendola a piedi. Camminare lungo le strade di Medma alla scoperta di luoghi da raccontare.
E' uno spostamento a piedi che è partito da Messina e da altre zone geografiche del Paese, con percorsi che assumeranno la forma di una stella e che convergeranno su L'Aquila, città che, oltre a trovarsi in una posizione centrale sul territorio nazionale, rappresenta anche il senso della ricostruzione.

Fino al 5 luglio visiteranno molti Comuni grandi e piccoli e cercheranno, in dialogo con associazioni e amministrazioni sensibili al bisogno di rigenerazione del tessuto comunale del Paese. 
da Messina, da Reggio Calabria, da Venezia, da Genova. Un cammino concentrico verso L'Aquila facendola diventare la capitale sentimentale d'Italia.