Appare patetico il
tentativo del PDL di Rosarno di addossare alla mia persona ed a tutto
il centrosinistra che amministra la città, la presunta colpa sulla
volontà della Multinazionale Coca-Cola di non rinnovare il contratto
che la lega ad un'industria di trasformazione di agrumi di Rosarno e
di soffiare nuovamente sul fuoco di una contrapposizione fra i
migranti ed i cittadini rosarnesi che tanti problemi ha causato
all'immagine della comunità.
Indegno è affermare che
ho dipinto i rosarnesi come aguzzini, indegno, da parte di chi si
fregia di rappresentare un certo numero di elettori, è disconoscere
gli sforzi fatti dalla mia persona e da tutta la maggioranza per
difendere i rosarnesi dall'accusa di essere razzisti e veicolare
all'esterno una Rosarno che può e vuole voltare pagina, nel nome e
nei valori della legalità.
Il PDL, forse, dimentica
che è compito di chi oggi amministra la Regione e la Provincia dare
sollievo e soluzioni vere ad un comparto agrumicolo che rischia di
morire.
Il PDL di Rosarno
dimentica che nell'audizione alla Commissione Agricoltura della
Camera dei Deputati, di un anno fa, appena eletta, ho denunciato la
situazione drammatica degli agricoltori di Rosarno.
Il PDL finge di non
conoscere il comunicato della Coca-Cola che si dichiara disponibile
ad aprire un tavolo con i fornitori, le autorità locali ed il
Sindaco al fine di garantire accordi vantaggiosi per i produttori di
succhi e tramite loro con le cooperative e gli agricoltori.
La speculazione politica
dovrebbe avere la decenza di arrestarsi quando sono in gioco posti di
lavoro per decine di persone e non serve a nulla individuare un capro
espiatorio, un nemico da abbattere, ma piuttosto serve interrogarsi
sull'incapacità di voler bene ad una città che il PDL ha
amministrato per lunghi anni lasciando solo macerie.
IL SINDACO
Elisabetta Tripodi
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