Consegnato il Premio
Civitas, giunta alla decima edizione ed organizzato dall'Ande,
l'Associazione nazionale donne elettrici.
“Determinata nella
difesa del bene comune, paradigma e presidio di legalità al servizio
della sua gente per la conquista di una vita migliore", è la frase
con cui il presidente dell'Ande, Giglioli Famiglietti Nola, ha
sintetizzato i motivi del Premio consegnato a Nocera in un incontro con gli studenti.
Nell'aula consiliare a
consegnare il premio il procuratore nazionale antimafia e
antiterrorismo, Franco Roberti.
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Franco Roberti consegna il Premio ad Elisabetta Tripodi Sindaco di Rosarno |
L'analisi di Roberti è
partita dalla definizione del Pontefice della 'ndrangheta,
“adorazione del male e disprezzo del bene comune”. E rivolgendosi
ai ragazzi della scuola presenti ha detto: “siete voi i
protagonisti del domani, a voi il compito di raccogliere e far
germogliare il seme della legalità. Una società giusta può essere
realizzata solo nel rispetto e nella promozione della dignità di
ogni persona. Alla domanda di come mai non si riesce a
sconfiggere la 'ndrangheta il procuratore aggiunge. “la vera
energia della criminalità è fuori, in quella fascia grigia di
cittadini che sono disposti a fare affari con i mafiosi; tra i
politici corrotti e collusi pronti a cedere favori in cambio di voti;
tra le forze dell'ordine e i magistrati che chiedono, magari, un
posto di lavoro per la moglie per chiudere un occhio nelle indagini;
e tra i professionisti che mettono a disposizione dei malavitosi le
loro competenze”. Alle tante domande fatta al Sindaco. Su
tutte:”perchè ha rinunciato ad una vita tranquilla magari al nord
dove ha studiato e lavorato, scegliendo una vita blindata?”. “
perchè amo la mia terra, la mia gente. Per sfidare il pregiudizio di
un sud perduto che non si può riscattare da un immagine tradizionale
della mafia, della 'ndrangheta, della camorra come se tutti fossimo
collusi e mafiosi”. Perchè essere coraggiosi, in fondo, deve
essere anche banale.
Da Il Mattino, Nello Ferrigno.
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